
18-7-2008 Venerdì
Si parte, finalmente, siamo in quattro: il sottoscritto (Aldo), Mario, Marco e Pierpaolo. Appuntamento alle 7 in sede; passo a prendere Marco e Pierpaolo e raggiungiamo Mario in sede.Carichiamo sulla Kangoo gli zaini e il resto dell'attrezzatura preparata da Mario e partiamo per Gressoney La Trinitè prima meta della nostra avventura.
Sono preoccupato perchè il pomeriggio precedente sono passato dall'oculista che mi ha tolto una scheggia metallica dall'occhio destro; parto con l'occhio bendato e sotto cura. Speriamo guarisca rapidamente perché non voglio rinunciare alla scalata.
Durante il viaggio abbiamo qualche problema con la Kangoo che sull'Appennino surriscalda il motore ma comunque arriviamo a destinazione e alloggiamo all'albergo Ellex presso Staffal - Guarda la webcam ; l'albergo è piacevole e accogliente e la sera ci gustiamo una grolla tutti insieme.
P.S. Auguri Rita.
19-7-2008 Sabato
A risveglio la giornata è soleggiata e dopo colazione facciamo prima un controllo dell'attrezzatura e poi un giro per Gressoney prima di prendere la Funivia.
A mezzogiorno prendiamo la funivia per il passo Salati a quota 2970;
da qui ci incamminiamo verso il rifugio Vigevano a quota 2880 che raggiungiamo in circa mezzora di cammino nella nebbia. Il rifugio è accogliente e ci gustiamo un panino per ristorarci. Il pomeriggio lo passiamo al vicino rifugio Guglielmina con una piacevole conversazione con il proprietario che afferma di avere più di 2500 bottiglie di vino in cantina! Il mio occhio mi da ancora preoccupazione e rimango con la benda.20-7-2008 Domenica

Giornata dedicata all'acclimatamento e qualche esercitazione con i ramponi e discesa in corda doppia. Il pomeriggio piove e quindi ci impegnano in lunghe partite a carte. L'occhio fa ancora male e sono preoccupato per il proseguo; speriamo domani migliori.
21-7-2008 Lunedì
In cammino! Fatta la colazione e fotografato con il tele il Margherita in vetta,

partiamo per il rifugio Mantova a quota 3500 che contiamo di raggiungere in 4 ore di marcia. Raggiunto il passo Salati cominciamo la salita tra le caratteristiche rocce della Val d'Aosta. Prima tappa la punta Indren a quota 3260; da qui vede il rifugio Gnifetti che si trova poco sopra il rifugio Mantova, nostra prossima tappa. Da qui attraversiamo il ghiacciaio Indren e ci portiamo sotto il rifugio che raggiungiamo scalando con attenzione l'ultimo tratto. Ci godiamo anche lo spettacolo dell'elicottero che rifornisce il rifugio.

Il rifugio Mantova ci accoglie nella confusione degli altri alpinisti e ci sistemiamo in una grande camerata al secondo piano.
La quota non ci provoca problemi e ci godiamo lo spettacolo dei saracchi che si vedono dal rifugio.
La sera cena calda, partita a carte e a dormire. Domani si parte per il bivacco Giordani a quota 4180.
La notte trascorre tra i rumori del vento e del crollo di alcuni saracchi. L'occhio oggi è decisamente migliorato!
22-7-2008 Martedì
Ci svegliamo con un vento molto forte che solleva la neve e riduce la visibilità. Questa volta la preparazione è più lunga in quanto dobbiamo indossare i ramponi e l'imbraco oltre a coprirci contro il vento. Leghiamo la piccozza e lo zaino all'imbraco e prepariamo la corda per la cordata.
Verso le 9 partiamo con il vento che disturba non poco l'avanzata. A quota 3600 Pierpaolo a qualche problema e decide di non proseguire fermandosi al rifugio Gnifetti poco distante. Noi ci riorganizziamo e decidiamo di proseguire anche se con cautela visto il vento e la scarsa visibilità. Ogni mezzora facciamo il punto per valutare la posizione e decidere se proseguire o tornare indietro.
Il vento è molto forte e proseguire non è facile.

Alle 14:30 giungiamo in vista del bivacco che contiamo di raggiungere in un paio d'ore. Facciamo l'ultimo traverso che ci porta proprio sotto la roccia dove è situato il bivacco con fatica; solo dopo ci accorgeremo del crepaccio vicino alla via.
Ancora uno sforzo per arrampicarci a raggiungere il Bivacco dopo aver messo una corda fissa visto il terreno ghiacciato.
Nel Bivacco troviamo un francese (definito da Marco, presenza inquietante) e la sua compagna; nel bivacco però contiamo 8 zaini compresi i nostri e infatti poco dopo arrivano altri 3 alpinisti serbi. La temperatura è di circa 8 gradi ma dopo la fatica si sta bene. La sera mangiamo un po' di formaggio e ci organizziamo per la notte: 6 nel sottotetto e 2 al pianoterra.
Che giornata faticosa ma la punta Gnifetti con il rifugio Margherita a quota 4554 è più vicina.
L'occhio sembra guarito, visto anche il vento di oggi.
23-7-2008 Mercoledì
La giornata si presenta con il sole, perfetta, a parte il vento comunque decisamente meno forte del giorno precedente. Alle 10 siamo già in cordata verso il Margherita insieme ad altri alpinisti. Proseguiamo costanti e la fatica comincia a farsi sentire. Lo spettacolo del ghiacciaio del Lys è stupendo e immenso. Noi siamo solo dei puntini in tutto quel bianco.
Alle 13 siamo sotto il Margherita ma lo sforzo fatto e probabilmente la quota mi stendono. Penso proprio di non riuscire a farcela. Proprio adesso che vedo la metà a pochissima distanza ma ancora a più di 100 metri di dislivello con un tratto anche impegnativo... che rabbia. Ma Marco tira fuori la pozione magica: sali minerali da sciogliere nella pochissima acqua rimasta, alcune pasticche di destrosio e della cioccolata mi rimettono in forza per proseguire. Alle 14:15 raggiungiamo il rifugio. Siamo stremati ma che emozione e che spettacolo. Ce l'abbiamo fatta!
Nel rifugio ci rifocilliamo con tre minestre calde e tre bottiglie d'acqua che ci serviranno anche per il ritorno e festeggiamo con un bicchiere di Chianti... ma che prezzi! (avrei pagato qualsiasi cifra per quella minestra in brick).Pochi minuti per qualche foto ed è ora di rimetterci in cammino per raggiungere il rifugio Gnifetti a quota 3600 prima di sera.
La discesa è sicuramente più agevole anche se dobbiamo mantenere alta l'attenzione per la presenza di numerosi crepacci. Durante la discesa non incontriamo quasi nessuno e questa solitudine nell'immensità dei ghiacci crea un senso di angoscia mista a paura.

Alle 19 raggiungiamo il rifugio Gnifetti dove troviamo ad aspettarci Pierpaolo.
Serata a raccontarci la giornata e a letto presto per recuperare le forze.
24-7-2008 Giovedì
Giornata del ritorno a valle con il sole alto nel cielo.

La discesa verso il passo Salati è abbastanza tranquilla a parte un breve tratto che abbiamo dovuto fare con i ramponi e la piccozza vista la pericolosità. Alle 16 raggiungiamo il passo Salati, ci rifocilliamo con una birra e prendiamo la funivia per tornare a valle.
Tornati in albergo ci facciamo la prima doccia dopo una settimana di fatica.
La sera vedo la fotografia del Margherita nella sala ristorante e mi chiedo se veramente siamo stati li. Ci godiamo la soddisfazione di avercela fatta e cominciamo a pensare alla prossima vetta.
25-7-2008 Venerdì
La mattina con calma ci organizziamo per la partenza per Roma che raggiungeremo la sera dopo un giorno di viaggio nel traffico e sotto il caldo afoso. Mille volte meglio scalare il Rosa.
Un saluto a tutti e un grazie per l'incoraggiamento.
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